Prima dell’introduzione del denaro, l’unico modo per scambiare delle merci era il baratto, ovvero lo scambio diretto di beni contro beni. Il baratto, però, era una modalità sì semplice, ma soggetta a diversi problemi, uno dei quali era costituito dai vincoli di tempo.
Nel tempo, dal baratto diretto si passò dunque al baratto mediato, attraverso l’uso di una terza merce, la quale potesse fungere da “valore-ponte” l’oro.
Con lo stesso, per fare un caso concreto, era possibile vendere qualunque bene nel momento più opportuno, ricevendo in cambio delle monete. Con l’oro sono nate le banche.
L’importanza delle banche e del Sistema Bancario
Le imprese e i consumatori in cerca di risparmio hanno difficoltà a procurarsi da soli le risorse che servono per finanziare le proprie attività aziendali o personali. Senza le banche, aziende e persone dovrebbero occuparsi personalmente di trovare finanziatori per le proprie attività, con costi elevati e scarse probabilità di successo. Attraverso le banche, invece, possono accedere al risparmio di altri soggetti , reso disponibile attraverso il Sistema Bancario. Allo stesso modo, senza le banche i risparmiatori dovrebbero valutare da soli gli investimenti e verificare il regolare andamento dei pagamenti degli interessi e la restituzione del capitale prestato. In ragione di questa importanza, le leggi italiane, comunitarie e internazionali regolano l’attività bancaria con norme specifiche, diverse da quelle che riguardano gli altri intermediari finanziari. La costituzione di un’impresa bancaria è sottoposta ad autorizzazioni da parte della Banca d’Italia, che svolge anche un importante ruolo di controllo durante l’attività.
Il Sistema Bancario Italiano
L’insieme delle banche che operano in un determinato territorio si può definire “Sistema Bancario”. Con la globalizzazione dei mercati e delle economie, si possono distinguere diversi livelli di “Sistema Bancario”: possiamo quindi parlare di un “Sistema Bancario Italiano” che opera nel più ampio “Sistema Europeo” , a sua volta inserito nel “Sistema Bancario Mondiale”. La principale legge italiana che regola il funzionamento dell’attività bancaria è il Testo Unico
Bancario, d.lgs. 1 settembre 1993, n. 385 con tutte le successive modificazioni e integrazioni. Secondo questo Testo Unico, l’attività bancaria è definita come l’esercizio congiunto dell’attività di raccolta di risparmio tra il pubblico e dell’attività di concessione del credito (art. 10). In Italia ci sono circa 800 banche, delle quali circa il 30% ha la forma di società per azioni. Poco meno di 50 le banche popolari, più di 400 le banche “di Credito Cooperativo” e circa 80 le succursali delle banche estere.
La banca centrale Europea
La BCE Bank Central European è la Banca centrale incaricata dell’attuazione della politica monetaria per i diciotto paesi dell’Unione europea che hanno aderito all’euro e che formano la cosiddetta “Euro zona” .
Istituti di emissione e di credito
È utile operare una prima distinzione fra la banca centrale e le altre banche private commerciali, in base alla differenza “fisica” del prodotto dei due istituti. La Banca Centrale ha il compito di battere o emettere monete e banconote, mentre le banche ordinarie accreditano una moneta scritturale o bancaria, di eguale valore, ma che fisicamente consiste in una scrittura informatizzata e contabile.
Emissione centralizzata di moneta
La maggior parte dei Paesi al mondo ha un’emissione centralizzata di moneta ovvero un solo istituto che ha il monopolio legale della coniazione di monete e stampa di banconote, mentre è ammessa una pluralità di istituti di credito. Il principio dell’autonomia e indipendenza della Banca Centrale dai rispettivi Governi è considerata una caratteristica delle moderne democrazie. A tale istituto sono riconosciuti: indipendenza e autonomia, monopolio legale dell’emissione, controllo centralizzato della base monetaria.
( questo video guardalo fino alla fine )
http://www.youtube.com/watch?v=_i6rRG0PKZ4
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